Le prime tracce del caseggiato di Scurcoli si trovano addirittura nel 1040, quando viene citato con l’epiteto “Sculcoli” in un documento dell’epoca. Un nome che in voce germanica significa “torre di vedetta” a testimonianza della sua funzione a guardia del territorio. E da Podere Scurcoli, in effetti, la vista spazia ancora oggi verso più direzioni, dal monte Amiata al Chianti, fino alle Crete Senesi.

Tre le abitazioni destinate agli ospiti, tutte restaurate mantenendo le strutture originali in mattoni, travi in legno e muri di pietra: Torre, Capanna e Scurcoli. Le prime due sono separate da un ampio giardino che, quando il podere era ancora abitazione di contadini e mezzadri, costituiva l’aia in cui veniva steso il grano appena mietuto. Scurcoli è, invece, la casa padronale, caratterizzata da un’ampia scalinata in marmo. Gli appartamenti sono dotati di cucina, bagno privato e veranda. A pochi metri, una piscina di 14×7 metri, dove rinfrescarsi e da cui godere di tramonti da sogno.